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> DE L'INFINITO UNIVERSO E MONDI
Carlos Atoche. Nato a Lima nel 1984 da madre argentina e padre peruviano. A sette anni inizia la scuola di musica che poi cambierà per quella di pittura, dove impara già da piccolo la tecnica della pittura ad olio. Nel 2000 viaggia per la prima volta in Europa dove ha l’opportunità di girare la Spagna, la Francia e soprattutto l’Italia, dove resta colpito sia per la pittura che per l’architettura. Dopo un anno di studi all’Accademia Autónoma de Bellas Artes di Lima, si trasferisce a Roma dove inizia gli studi nella Accademia di Belle Arti.Ottiene il diploma di pittura con una tesi pratica sulla Mona Lisa con il professore Giampaolo Berto. Vive e lavora a Roma. Ha fondato insieme ad altri colleghi dell’Accademia, lo Studio Sotterraneo situato nel quartiere romano del Pigneto. Ha dedicato gli ultimi cinque anni alla realizzazione di murales.
Giordano Bruno non si limitò a sostenere una posizione eliocentrica, ma allargò a dismisura i confini del sistema tolemaico, allora limitato a un numero finito di orbite o sfere celesti visibili dalla Terra e ruotanti attorno a questa: per Giordano Bruno il massimo orizzonte visibile dell'universo non costituiva più il suo limite estremo, perché oltre di esso occorreva ammettere, per mezzo della speculazione filosofica, la presenza di innumerevoli altri pianeti e cieli motori. [59] Questi non sono più disposti in un ordine gerarchico a partire dalla prima Intelligenza motrice, ma ogni punto del cosmo, ogni corpo celeste diventa una sua diretta manifestazione:
« Dove è numero infinito, ivi non è grado né ordine numerale [...] Son, dunque, infiniti mobili e motori, li quali tutti se riducono a un principio passivo ed un principio attivo, come ogni numero se reduce all'unità; e l'infinito numero e l'unità coincideno [...] Cossì non è un primo mobile, al quale con certo ordine succeda il secondo, in sino l'ultimo, o pur in infinito; ma tutti gli mobili sono equalmente prossimi e lontani al primo e dal primo ed universal motore. » (Giordano Bruno, De l'Infinito, Universo e Mondi, dialogo quinto)